Sergio Morra

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Via Rebuffat-Bacquet all’Aguille du Midi

Sarà stata l’estate del 2018. Ero a Courmayeur per un festival di fotografia (all’epoca il mio lavoro) e @ariete.outdoor mi invita per qualche giorno da lui, a Chamonix, per fare qualche via. Scavalco il confine e subito siamo sulla teleferica che da centro città (quota 1035 slm) ti spara in 20 Min sull’Aguille du Midi (3842 slm), una prominenza rocciosa sul Monte Bianco, dirimpetto alla vetta.

Io, che da buon abitante del Mediterraneo non ero mai stato oltre i 2000mt, senza un adeguato acclimatamento, prendo subito le prime botte d’alta quota! Ne parlo con Stefano ma decido lo stesso di provare ad arrampicare. “Provare” che in questo caso significa RIUSCIRE a tutti i costi poiché la teleferica ti parcheggia sulla vetta della guglia e, per arrampicarla, é necessario scendere alla sua base, 310mt più sotto. Calate fatte attacchiamo la Rebuffat-Bacquet, una bellissima via di 250mt con difficoltà TD+, 6a+ max, V+ obb. aperta dai due alpinisti francesi nel ’56 e, probabilmente, la più ripetuta del Bianco. Apre Stefano data la mia inesperienza col granito e con quegli aggeggi colorati che si piazzano in fessura. Oltretutto, “ipossia portami via”, e nausea, spossatezza e tutti i mali della montagna aumentavano inesorabilmente. Nonostante questi, la salita é una goduria totale e ricordo vivide due cose: il grip allucinante del granito dopo anni di arrampicata sul calcare, e la frase bisbigliata a malaforza a Stefano “O PARLO O ARRAMPICO!”.

La salita procede nel silenzio più assoluto con perpetua ritualità “assicuro-aspetto-arrampico-passo il materiale” fino alla cima raggiunta oltre tempo massimo. Che significa? Che al nostro arrivo la teleferica che ci avrebbe riportati a casa aveva chiuso già da un pezzo!

Epilogo: un guardiano ci apre le porte con due coperte e baguette e ci ospita in una delle stanze più lussuose del Bianco: il cesso della stazione, riscaldato (e pulito) con vista sulla vetta! Passeremo la notte insonni grazie agli effetti dell’ipossia (io), alla fotocellula che attivava la luce ad ogni minimo movimento, ed alla parlantina di due ragazze tedesche, anche loro rientrate tardi.

Al mattino, filati giù con la prima corsa, assalteremo una Boulangerie🥐!

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